Asus VivoWatch BP

La Nostra Recensione

È uno smartwatch totalmente dedicato al controllo delle funzioni vitali dell’utente. Ma per quanto riguarda le altre funzioni, le linee e la qualità dei materiali, c’è molto da rivedere. Non consigliato per gli amanti della moda.

Troppo “particolare”

Con questo dispositivo, Asus ha messo davanti a tutto la salute di chi lo indossa. Non ne giova certamente il design, davvero poco attraente nella sua forma ovale, con uno schermo piccolo e un cinturino che non offre una buonissima sensazione a contatto con la pelle. Anche il rilevatore argentato posto alla sinistra dello schermo fa bene il suo lavoro, ma stona molto se si considera che i concorrenti “vestono” con molto più stile ed eleganza.

Cosa sa fare?

Come già accennato, la sua specialità è la rilevazione dei parametri di chi lo indossa. Le rilevazioni, stando ad alcuni test, sono fra le più attendibili se paragonate a quelle relative a dispositivi simili. Questo è reso possibile dal sensore ECG medicale, alloggiato nella parte posteriore, capace di rilevare il battito cardiaco.
Il sensore ottico PCG che trova spazio nella parte frontale, invece, rileva la pressione sanguigna in circa 15 secondi, semplicemente appoggiandoci il dito sopra. L’attendibilità dei dati è alta, ma non sostituisce il medico, l’unico vero esperto a cui rivolgersi in caso di disturbi.

Qualche difficoltà di impostazione

Tutti i dati sono registrati e disponibili grazie all’app dedicata HealthConnect, funzionale per controllare i risultati delle rilevazioni anche a distanza di giorni. Alcuni clienti lamentano però delle difficoltà nell’impostazione del dispositivo, soprattutto per chi non è troppo esperto.
Anche lo schermo può essere di difficile lettura: le dimensioni non aiutano e, dopo alcune prove, è risultato confusionario e poco intuitivo. Sicuramente aspetti che Asus rivedrà e migliorerà nelle prossime versioni.